BERGESIO , CENTINAIO , VALLARDI , DE VECCHIS , MONTANI , FERRERO , PIANASSO , CASOLATI - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
sono sempre più frequenti gli incidenti provocati dalla presenza di animali selvatici sulle strade italiane;
da notizie, l'ultima tragedia è accaduta nella provincia di Novara, nel territorio di Carpignano Sesia, dove sull'autostrada dei trafori (A26) si è verificato un incidente, che ha provocato la morte di due automobilisti ed il ferimento di una terza persona;
da una prima ricostruzione fatta dagli agenti della Polizia stradale della sottosezione di Romagnano Sesia, pare che l'auto in viaggio verso Gravellona Toce (Verbano-Cusio-Ossola), abbia urtato dei cinghiali presenti in carreggiata;
non è il primo episodio di animali selvatici presenti sull'autostrada dei trafori (A26) ed in particolare sul tratto citato, che mettono a repentaglio l'incolumità degli automobilisti, cagionandone talvolta la morte, come nel caso esposto;
sono 10.000 gli incidenti stradali causati ogni anno dagli animali selvatici; si tratta di una problematica ormai non più gestibile che richiede un intervento immediato da parte delle istituzioni, al fine di contenere il proliferare dei cinghiali, passati da una popolazione di 900.000 capi in Italia nel 2010, ai quasi 2 milioni di oggi;
è necessaria dunque l'adozione di un piano di gestione della fauna selvatica che abbia l'obiettivo di rendere compatibile la presenza degli ungulati con le attività umane, contemplando anche la possibilità di adottare piani di abbattimento selettivo finalizzati a garantire la sicurezza delle persone,
si chiede di sapere se i Ministri indirizzo, alla luce di quanto riportato nelle premesse, non ritengano di dover quanto prima adottare le necessarie iniziative di modifica della legge 11 febbraio 1992, n. 157, che prevedano l'adozione di specifici piani di abbattimento selettivo degli ungulati, al fine di rendere la loro presenza compatibile con le attività umane, nel rispetto del mantenimento del giusto equilibrio dei rapporti tra fauna, uomo e ambiente circostante.